Grandville, Scènes de la vie privée et publique des
animaux
Finalmente, dopo quasi otto anni, mi sono deciso: si fa “Festa
a Montaonda” – e anche se pure la casa nuova è da tempo inaugurata manca ancora
il battesimo – molti ancora non l’hanno vista (e molti nemmeno la vecchia…).
Quindi: il 21-22 giugno si
festeggia, siate tutti benvenuti!
Programma. Nella
mattinata di sabato si cercherà di
sistemare un po’ il prato, montare tavoli e quanto può servire. Dal pomeriggio
accoglieremo gli ospiti e penseremo a far festa (chi volesse portare un
contributo, sotto forma di spettacolo o mercatino o altro, lo dica per tempo,
cercheremo di predisporre condizioni ottimali perché tutto vada per il meglio).
Speriamo che i castagni in fiore s’impegnino a profumare l’aria; la sera ci
sarà un fuoco (un piccolo falò, per sconfiggere l’umidità notturna, ma senza
allertare i forestali). Speriamo che ci siano le stelle, e soprattutto le
amiche lucciole – le zanzare fin qui non arrivano, anzi: portatevi calze e
golfino. Domenica risveglio libero,
liberi colazione e pranzo con gli avanzi. Si prosegue fino a che ne avremo forza
e voglia (contarcela, suonare, cantare, insomma, come usa nelle feste di
campagna). Non c’è impiantito per il ballo, ma c’è il prato (niente palline
palloni, freesbe e simili – dappertutto c’è il burrone che ci circonda!).
Bagni ed escursioni. Chi
vuole (dietro il ponte di cemento, a sinistra, scende un sentierino) può fare
il bagno nel fiume – c’è chi viene da lontano per immergersi nella pozza del
Comano (io non l’ho mai fatto). Da Montaonda passa anche un sentiero molto
panoramico, che in un’ora e mezza porta al passo del Muraglione. Un altro sentiero,
più in piano e sempre in ombra, detto “delle quattro cascate”, ha pure scorci
notevoli. Meno vicino (pochi km in auto)
c’è il Parco delle Foreste casentinesi, con il Monte Falterona (1600 m, un
panettone verde e boscoso) e tutto il mondo a seguire.
Come raggiungerci.
Su Googlemap e Google Earth è indicato (la neve ora non dovrebbe esserci). Da
Nord: autostrada Bo-Fi fino a Barberino di Mugello, poi Borgo S. Lorenzo, fino
a Dicomano; da sud: Autostrada Roma-Fi, fino a Incisa, poi Pontassieve quindi
SS67 fino a Dicomano; di qui SS67 verso
Forlì, poi a San Godenzo svoltare per Castagno d’Andrea; dopo 2 km tornante, dopo
altri 50 m sulla sinistra (cartello di legno sentiero n.6) parte lo sterrato.
Si supera il guado, il ponte, si risale, al bivio in curva si prosegue sulla
destra, si arriva sotto un fienile, la prima casa è del vicino, seconda casa
è quella giusta. Sul retro c’è lo spazio
festa. Per altri mezzi, treni, autobus e/o passaggi, chiedete.
Nota dolente (ma forse no?), a Montaonda le macchine non arrivano (solo la mia che si farà
navetta a richiesta); per evitare ingorghi sconsiglio di tentare di raggiungere
i 3 posti auto disseminati qua e là lungo lo sterrato. Conviene fermarsi sulla
provinciale (l’asfaltata: proseguite per 200 m, in corrispondenza del bivio per
Casale c’è un piazzale sterrato). Portate la pila, e preparatevi a fare 600 m
di sterrato in salita/discesa, con calma ci si mette circa 10 minuti.
Graditi i contributi,
soprattutto in cibo (forse meglio concordare? - vino e acqua non mancheranno),
ma anche sotto forma di ammennicoli
vari, a piacimento – festoni, luminarie, pernacchie.
Cibo e bevande.
Montaonda è una casa d’impronta vegetariana
– vi chiedo per cortesia di non portare cibi contenenti parti di animali. Se ci
saranno grigliate saranno solo di verdure. Uova e latticini, specie se prodotti
al di fuori dei circuiti dell’industria alimentare, saranno bene accetti.
Portatevi il bicchiere e, se siete pratici, posate e piatti personali. No
plastica, grazie.
Dormire. Spazio
per tende dovrebbe essercene a sufficienza. Ovviamente chi prima arriva meglio
alloggia. In casa c’è un incerto numero, apprezzabile ma limitato, di posti
letto, che verranno riservati a chi più ne ha bisogno (e li richiede per tempo). In casa si potranno poi buttare materassini e
gonfiabili. Fuori stuoie, qualche lettino.
Musica. Ci
saranno – si spera - tanti amici suonatori, musicisti, e canterini. Ciascuno
porti il suo aggeggio sonoro (anche percussioni, ma garbate!). Faremo soltanto musica
acustica, e solo dal vivo. Come se non ci fosse la corrente elettrica, insomma
(ma poi naturalmente in casa c’è, e ci sono dischi di varie forme e generi).
Come dire, proviamo ad adattarci noi alla campagna e non viceversa.
Non umani. La
casa purtroppo non è a misura di animali (ce ne sono tantissimi attorno, ma
tutti selvatici), quindi se ne portate ve li tenete vicino e preferibilmente
non li fate entrare.
Altro? Chiedete,
vedremo che si può fare. Ah: è una festa privata, non una pubblica baraonda. Se
portate un amico, un figliolo o due, va benissimo, e insomma, tutto si può fare
ma con criterio.
Cell. Luca 3898183508
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