Domenica 18 febbraio ero a Forlì per la seconda giornata di una fiera dov'ero presente con uno stand di libri, stavo passeggiando qua e là, perché i libri, si sa, non vanno a ruba, e la giornata in fiera è lunga e non posso stare sempre a chiacchierare con gli espositori vicini, o recluso dentro il mio stand a lavorare o a leggere - in particolare il Corpus Hermeticum, orribilmente acquistato da Fetrinelli a Santa Maria Novella frugando negli scaffali in cerca di novità (perché vorrei riattivare le mie conoscenze del greco antico, l’antica sapienza a cui mi ero dedicato negli anni dell’università) alla ricerca di sensi attivi ed episodi estatici - quand’ecco tra i vari banchi di massaggi, spezie, aggeggi e amuleti s'è fatto avanti un colorato corteo in parte danzante, e una menade mi ha offerto un volantino che propagandava “Rock Mystic Circus”. E così, memore di una rilettura fresca di Il lupo della steppa (quell’altro magico Harry vissuto prima di Potter, s'imbatte in un volantino intestato appunto Magisches Theater, Eintritt nicht für jedermann, nur für Verrückte e che dà inizio alle sue avventure psichedeliche) sono corso a vedere cosa c’era dietro la tenda rossa del misterioso tunnel di pannelli imbiancati vicino all’uscita per gli espositori, che già dall’esterno, passandoci davanti, mi aveva incuriosito…
Tutto nero, rosso e soffuso - appena entrato la prima forte impressione
è stata quella di trovarmi davvero nel “teatrino magico” di Harry. Quello era un
teatrino letterario uscito dalla testa di Hermann Hesse, senza dubbio psichedelico, chi se l’è dimenticato? Non
l’avete mai letto? Non importa, per fortuna tutti conoscete bene Le avventure di Alice, che pure è un
estratto di letteratura (la piccola Alice Liddel era figlia di un celebre grecista di Oxford)… e mi sono ritrovato in un
ambiente per cui non ero preparato. Chissà, avrebbe dovuto mettermi in guardia la
“caramellina” che mi ha offerto madama Coniglia all’ingresso… lei, che guardava cotinuamente l'orologio a cipolla ha capito
subito che avevo fretta, che dovevo tornare allo stand, mi ha fatto passare per
primo. E appena varcata la soglia, dopo un dubbio di esitazione ho scostato il
velo che mi tendeva dinanzi agli occhi un mago alchimista che per la sua possanza chiamerei Mago
Mandrago: subito ha attirato la mia attenzione una sirenica cantante… avevo
fretta, solo un minuto di tempo, mi aveva detto madama Coniglia! Poi ho fronteggiato il Mago gigante-giudicante guardandolo
negli occhi, accorgendomi mentre lo facevo di aver messo su con furbizia l’espressione
impertinente, col naso arricciato, di mio nonno… ma eccomi distratto dalle sinuose danze della menade, la stessa che mi aveva dato il volantino,
quasi demonica e spiraleggiante con i suoi veli, che mi si avvicinava in maniera
preoccupante! Ho resistito impietrito come Ulisse al palo – poi ho gettato un occhio ai due musicisti (sono
stato musicista anch’io!) e non so come (la fretta!) spintomi in avanti, ho preso
le carte che mi porgeva ammiccante la gattesca Fattucchiera sorniona (sei di
cuori, donna di cuori, e re di fifoni). Come mi sentivo? Stupito: facevo fatica a credere che tutto fosse
lì, e avvenisse per me, le carte, le musiche le danze, proprio per me, unico spettatore, con la mia fottuta
paura d’individuazione (formido individuationis?)! Poi, con un attimo di respiro sono rimasto ammirato davanti alle contorsioni dell’animalesca Femmina Lunare,
sospesa nel cerchio… il cerchio la teneva lontano, mi proteggeva… quindi ho
seguito l’invito dell’Energumeno Malinconico: entrando nella gabbia ho raccolto
la rosa che mi indicava con insistenza e gliel’ho offerta (che altro potevo
fare! Son potuto scappare) – infine, ho capito che era una sorta di congedo, come dono e invito alla leggerezza ho accettato
la piuma che mi ha porto con un sorriso, prendendola da una conca di vetro, l’Angelica
Libreratrice, viatico alla mia uscita. Oh, fantastico tour, in un minuto! …e scostata la tenda mi sono ritrovato di nuovo
nella luce al neon del padiglione della fiera, come all’uscita da un baraccone
di un luna-park. Almeno quarant’anni che non ne frequentavo! Ah ah! Che
piacere! Ho scelto un bigliettino ripiegato tra i mille della vasta conca (ma i
messaggi saranno tutti così esaltanti come il mio - oppure sono proprio io
l’eletto?) e ancora del tutto assente, frastornato e ancora inarticolato ho scambiato due parole con il Cappellaio, non abbastanza intorpidito però da non riuscire a fingere
di non vedere il vaso che raccoglieva “offerte libere” (non ho dato nulla, per
non ridurre tutto a… e trattenere un debito con loro). Sono rapidamente tornato
a salutare Madama Bianconiglio, con enfasi ringraziando, dicendo che dovrebbero
portarlo in giro, che è una cosa bellissima, riproporlo, mi ha detto che sono
tutti operatori chi in una cosa chi nell'altra, e che l’hanno messo insieme per divertimento – impossibile, sono
bravissimi e molto efficaci, ciascuno di loro! E trucchi, costumi, simbologie
del profondo e dell’etereo… Ma poi c’era gente che aspettava, ho dovuto lasciarla! Sempre questa fretta che ci divora!
Me ne sono andato con l’intento di tornare più tardi – perché ho imparato che quando qualcosa piace bisogna cercare il modo di frequentarla assiduamente, di non perderla di vista. Piano piano l’esperienza così concentrata mi è tornata dai sensi alla mente… un’ora dopo forse, o più tardi, mentre ero allo stand, mi è passato davanti Mago Mandrago, fuori dal personaggio ma ancora in costume, e mi ha riconosciuto ammiccando (quindi non era un sogno!)… così sono tornato al tunnel, c’era ancora la scritta “Rock Mystic Circus”, per offrire un mio obolo, ma ovviamente non c’era più nessuno, l’incanto era finito, tutto sparito, il circo aveva levato le tende.
Quindi non mi resta che fare così, scriverne per sdebitarmi almeno un pochino… e cercare di aiutarli a portare in giro questo bellissimo piccolo spettacolo di esperienza sensoriale.
Rock Mystic Circus" è prima di tutto
un'esperienza impattante e potente avente a che fare con una totale immersione
in una dimensione altra, semi-onirica, altamente suggestiva, fatta di simboli,
archetipi, suoni, colori.
Le persone accederanno all'interno di un tunnel all'interno del quale vivranno
qualcosa di vibrazionalmente unico e fortemente emozionante. Ci saranno artisti
visionari, musicisti, danzatori, giocolieri e maschere archetipiche incarnate
ad allietare il passaggio dall'esterno all'interno del tunnel.
ARTISTI COINVOLTI
Barbara Balzi: Bianconiglio Morpheus
Alessandro Brocculi: Mago Alchimista
Eretika: Vera Persefone Cantante e Ares Chitarrista
Loris Falconi: Cappelaio Matto
Francesca Gussoni: Angelo Custode
Michela Mauri: Artemide Volteggiante
Giovanna Renzi: Demetra Danzante
Samuel Russellini: Ercole
Ornella Zaffini: Ecate Cartomante
la prossima avventura psichedelica prevedo sarà questa (foto scattata da Feltrinelli - ma non acquistato: tra poco è il mio compleanno, se qualcuno me lo volesse regalare, lo leggerei tessendo lodi in suo onore).