martedì 17 giugno 2008

Bollettino Montaonda 11


Carissimi tutti, lo so, anche questa volta sono in ritardo. Sono successe un sacco di cose, tra cui il trasloco, concluso dopo quasi un anno con due viaggi con un furgone noleggiato, aiutato da amici milanesi e toscani, poi ora ho il telefono fisso – 0550125005, un vodafone cellulare che fa finta di essere un fisso, ovvero costa come un fisso per me e per voi ma ogni tanto la voce vacilla – ho la connessione internet – la pennina vodafone, alla strabiliante velocità media di 3Kb/s, gli ailanti sono spariti, interamente sul versante est, ne sono rimasti due su quello ovest, il soggiorno sospeso ha una bellissima ringhiera – panca opera di Ueli, il vicino falegname, che mi ha fatto anche una finestra esagonale e una pedana pianerottolo in castagno, insomma la casa è molto meglio, manca ancora soltanto da sistemare la cucina e smaltire scatoloni e mobili, la stanza degli ospiti ha ora il tavolo di vetro e un letto da una piazza e mezza, diciamo
che si può soggiornare, e che in totale i posti letto sono 7, contando il divano psichedelico e la branda pieghevole. Anche fuori, gli alberi molesti sono spariti e ora ci sono le gradinate a prato, qua e là un frassino e un olivo, grazie al lavoro di diversi giardinieri… quello che manca è ancora far sparire le masserizie lasciate indietro dal padrone precedente, che ora se le dovrebbe venire a portare via, e poi prossimamente si inizierà a lavorare al tetto del rustico da sistemare, che altrimenti viene giù.
Tutto questo è avvenuto in un mese e poco più, con la mia partecipazione orchestrante, più assente preso a correre di qua e di là, su e giù, ho anche comprato la macchinetta nuova, una 4x4 minisuv, insomma è bruttina forte ma almeno non è un’auto da sparone. Certo, ho dovuto dire addio alla vecchia Escort, ma così va la vita, non la rimpiango, come la casa di Milano, ora non c'è più, ora sono tutto proteso in avanti, prima o poi riuscirò anche a tirare il fiato, invece negli ultimi giorni ho fatto bucati a raffica – tra una pioggia e uno sprazzo di sole – per smaltire i bucati accumulati, e poi è chiaro che i vestiti non sono affatto in ordine, la parte armadi vestiario chissà quando si risolverà, se si risolverà, temo di portarmi dietro roba inutile per i prossimi anni ancora.
Uff, oggi è finalmente la prima giornata di caldo, ieri avevo ancora acceso la stufa, speriamo che la stagione si sistemi. Gli istrici mi mangiano i gigli bianchi, e li vedo tornando a casa la sera tardi, se davvero è tardi, e poi almeno uno scoiattolo ama sgranocchiare pigne di cipresso sulla cisterna, e ogni mattina sembra una tavola su cui ha mangiato una manica di zozzoni.
Insomma, spero ora di calmarmi un attimo e trovare il tempo di sistemare le cose con calma, che gli amici mi vengano a trovare (ora il frigo c’è) e si godano un po’ anche loro l’aria fresca il torrente e gli uccellini. Per le lucciole credo sarà tardi, a meno che qualcuno già arrivi il prossimo weekend.
Insomma, scusate la fretta e se spedisco senza rileggere…
l.