mercoledì 29 agosto 2007

Bollettino n.2

Ecco qua un piccolo report, mentre eravate al mare qui a Montaonda
le cose procedono. Agosto sta finendo, e sono rimasto
attorno alla casa nuova tutto il tempo. Ho preso a
dormire a m(onta)o(nda), pulito tutte le stanze,
attrezzato un minimo di cucina (scatolette e caffé,
come un cowboy), una postazione di studio una branda
per letto e la prima stanzetta per gli ospiti. Ci sono
gli strumenti e il bagno è lustro e tirato, la doccia
bollente, c'è ancora qualche scorpione che si aggira
per le pareti un po' perplesso quando scende la sera,
ma i ragni pare non esistano quasi più. Non ho ancora
imbiancato (voglio capire bene come e cosa fare) nè
dato la cera ai pavimenti (solo lavato in cucina bagno
e lavanderia) ma ho lavato i vetri, pulito un po' fuori,
iniziato a tagliare qualche vecchio tronco con la mia
splendida motosega rossa fiammante - il
decespugliatore invece non ho ancora capito bene come
funziona. Beppe deve ancora sgombrarmi la cantina, io
decidere come arredare le stanze.
Ho conosciuto Ueli, lo svizzero che abita la casa
sotto di me, che è nato esattamente dodici giorni dopo
di me e abita qui da diciotto anni, e ha una figlia di
16 che fa le 5 in discoteca la mattina, lavora il
legno e si è rivoltato la sua casetta dentro come un
guscio di legno fantastico - vorrei riuscire a fare lo
stesso.
L'ailanto, vorrete sapere? L'albero del paradiso cade,
sotto i colpi della mannaia da legno di mio nonno,
sotto i colpi del falcetto, della cesoia da giardino,
ma la battaglia vera non è ancora iniziata, sarà a
settembre quando con Ueli si taglierà la madre di
tutti gli ailanti, quello sulla strada con un tronco
di almeno 60 cm di diametro.

Come va? Al mattino apro gli occhi e mi chiedo dove
sono, a Cmpczzl, a milano o a MO? Bene, anche se
vorrei riuscire a concludere la parte del trasloco in
maniera rapida - e magari indolore. Quando sono a MO
mi sento bene, e so che sono lì per un motivo, darmi
da fare e non indugiare nelle coltri cittadine. L'aria
al mattino è già frizzante, vedo lo scoiattolo che si
arrampica sul filo del telefono e aspetto di
incontrare il cervo che, dice Ueli, dorme volentieri
nella spianata dietro casa. Guardandomi attorno nella
casa di milano allibisco al pensiero di quanta roba ho
accumulato in questi anni. Che schifo, dovrei davvero
buttarne via un sacco... ma come fare? Libri, dischi,
riviste... vestiti pochi, per fortuna. Beh si vedrà.
qualche foto l'avrei, ma sono tutte un po' pesanti e
ho qualche problema a ridurle, quindi per il momento
nulla.
alla prossima l.

mercoledì 1 agosto 2007

Bollettino n.1: È fatta!

Campicozzoli 31 luglio 2007: un attimo di panico

Cari tutti,
ieri sono stato a portare i primi attrezzi a Montaonda
e ho cominciato subito, com’era ovvio, a tagliare e
estirpare i primi getti dell’ailanto, la fetida
pianta. Poi ho misurato tutte le stanze, piene di
ragnatele. Guardando la cucina mi ha preso lo
sconforto: è buia, piccolina, non ci staranno certo
tutte le cose che ho a Milano. Le stanze di sopra
invece vanno meglio: piccole anche le finestre, ma
soleggiate. Sul resto della casa non sono riuscito a
fare previsioni. Poi sono andato a Il castagno
d’Andrea, il paese alla fine della provinciale,
proprio sotto il Falterona, che non ho trovato
particolarmente bello, boschi di castagno con case
sparse qua e là. Sono tornato alla casa perché credevo
di avere dimenticato là le chiavi. Mi sono trovato un
po’ stranito e perso. Tornando in macchina sentivo
addosso la puzza dell’ailanto, l’ho sentita tutta la
notte. È stata una notte insonne, mi sono pentito
della scelta fatta e al pensiero di dover andare
domani dal notaio ho cercato di escogitare trucchi per
non acquistare e recedere dalla promessa. In fondo la
perdita ora sarebbe nulla, in confronto a un acquisto
sbagliato. Se invece compro? E poi, quella strada
sterrata impossibile! Poi invece al risveglio mi sono
messo a disegnare la pianta con le misure precise, e
come sempre misurare aiuta a ragionare, e le cose sono
andate meglio. Domani alle 11 dal notaio, finalmente
il compromesso e l’inizio dei lavori.

1 agosto

E invece ora è fatta, oggi a Firenze verso le 13, dopo
quasi due ore di trattative a causa di una particella
scomparsa e di una diversa denominazione di alcuni
vani, dopo la consultazione via mail e telefonica con
l’amico avvocato, la grande firma. Ho scattato un paio
di foto, e ora guardandole mi viene in mente non
ricordo chi che mi diceva che comprare casa è un po’
come fare un matrimonio (con una terra, no?). Ora sono
tornato a casa e devo dire che sono contento.
Cautamente contento. Come andranno le cose si vedrà.
Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto,
assistito e consigliato (anche sconsigliato). Ora
davvero comincia la nuova avventura, sabato propongo
un picnic esplorativo agli amici più vicini…
è fatta!
l.